… Parafrasando il titolo di un film degli anni 80 ‘’Cristo si è fermato ad Eboli’’ potremmo dire che il Kumiai si è fermato al quinto posti ad Eboli. E’ infatti questo il miglior risultato, per ben tre volte, raggiunto dagli otto atleti del Kumiai che guidati dal tecnico Renato Vinassa sono scesi fino ad Eboli per partecipare al 4.o Gran Prix Cadetti Campania Judo svoltosi nella giornata di sabato al Pala Sele. Se, da un lato, le tre finaline raggiunte per la medaglia di bronzo sono un buon risultato dall’altro il non essere saliti sul podio al termine di questi match lascia quantomeno l’amaro in bocca e qualche punto interrogativo per le occasioni mancate e per come queste sono maturate. Chiara Maccagno kg.44, Andrea Klak kg.66 e Mara Fassio Bongiovanni kg.63 sono i nomi degli atleti che, con percorsi diversi, hanno avuto la ghiotta opportunità di salire sul podio dovendosi, infine, accontentare di un piazzamento ai piedi del podio e della così detta ‘’medaglia di legno’’.
Cominciamo da Chiara Maccagno che nei kg. 44 dopo un ottimo avvio con vittoria all’esordio si vedeva stoppata in semifinale ed anche nella successiva finalina per il bronzo che vedeva l’atleta del Kumiai passare in vantaggio per 2 shido a 0 subire il recupero da parte dell’avversaria che passava a sua volta in vantaggio di wazari e poi era obbligata a fermarsi, mentre tentava di recuperare il punteggio, causa fortissimi dolori addominali che la costringevano alla resa anticipata. Capire il focolaio di questi dolori è la priorità tenuto conto che la druentina era già stata a riposo forzato per circa una settimana per un problema simile.
Non sono bastati ad Andrea Klak, nei kg.66, sette incontri per conquistare una medaglia e salire, almeno, sul gradino più basso del podio. Vinti i primi tre match nel quarto terminava battuto ma era bravo a riprendersi nei primi due turni di recupero che concludeva in entrambi i casi vittorioso. Nella finale valida per il bronzo, forse anche complice la stanchezza, Andrea non riusciva a portare a casa l’incontro accontentandosi del quinto posto finale. Va segnalata, in ogni caso, la caparbietà dell’atleta che nel secondo incontro di giornata pur sotto nel punteggio era bravo a non disunirsi ed a piazzare a circa dieci secondi dal termine, l’ippon che gli dava la vittoria. Da qui l’atleta druentino deve ripartire lavorando, se necessario, sulla resistenza ed affinando alcuni lavori tecnici non ancora propri. La volontà non manca!
Terza occasione mancata quella da parte di Mara Fassio Bongiovanni che nei kg.63 anticipa i tempi si traveste da ‘’Babbo Natale’’ e regala, è proprio il caso di dirlo, la medaglia di bronzo all’avversaria. La druentina dopo due belle vittorie iniziali trovava semaforo rosso in semifinale. Nel match valevole per il gradino più basso del podio Mara partiva determinata passando in vantaggio di ben due wazari poi il patatrac con l’atleta druentina che finiva immobilizzata a terra dicendo così addio alla possibilità di mettere al collo la medaglia di bronzo una medaglia che, per altro, avrebbe meritato di portare a casa! Ma anche da questi errori, che lasciano tanto amarezza, si può e si deve imparare. Il ‘’killer instinct’’ è quello che oggi è mancato a Mara anche se riteniamo abbia avuto il ‘’braccino del tennista’’. L’aspettiamo al riscatto!
Egidio Smocovich impegnato nei kg.66 e Christian Barbieri nei kg.55 hanno avuto percorso similare con vittoria all’esordio e battuta d’arresto nel secondo senza possibilità di recupero . Per entrambi ci sono particolari da mettere a punto per poter progredire in modo concreto. Alessandro Cavallo nei kg.60 battuto nel match di esordio vince il primo recupero ma subisce lo stop nel secondo dicendo addio anticipatamente alla competizione. L’atleta druentino sta pagando ‘’pegno’’ al passaggio di cateogria di peso ma ha la capacità di riprendersi. Nulla da fare anche per Antonio Petrone impegnato nei kg.60 e per Noemi Bordurale nei kg.52. Entrambi hanno, purtroppo, terminato anzitempo la gara finendo battuti all’esordio. Antonio è atleta serio che si allena con impegno probabilmente soffre il clima gara che gli impedisce di rendere secondo le sue possibilità mentre Noemi difetta ancora di esperienza a questi livelli ma lavorando duramente, come sta facendo in questo periodo, riteniamo che riuscirà a colmare il gap in tempi rapidi. Le battute d’arresto anticipate o le medaglie sfumate all’ultimo incontro , come quelle registrate oggi, sono tappe nel percorso di crescita di ogni atleta. Sta a loro ed alle loro capacità far tesoro dell’esperienza negativa odierna e lavorare ancor più duramente per trasformarla in ‘’forza positiva’’.
Per tutti , buon rientro a casa!