Conclusa la prima giornata dei Campionati Europei in svolgimento a Lisbona – Portogallo – andiamo ad analizzare la gara di Alessandro Aramu che ha visto il portacolori del Kumiai, nonostante lo stop subito negli ottavi di finale, lottare con impegno al cospetto di avversari attualmente più esperti di lui perché abituati a calcare palcoscenici di questo livello inevitabilmente abituati a gestire la tensione che una competizione come i Campionati Europei ‘’regala’’.
Già alla vigilia della gara, completato il sorteggio, non particolarmente amico, si era capito che ad Alessandro, lo attendeva un percorso non facile da affrontare. In ogni caso il druentino è salito sul tatami, nella consueta categoria dei kg.60, con la giusta concentrazione deciso ad affrontare senza alcun timore reverenziale avversari più esperti di lui. Si può certamente venir battuti costringere l’avversario a tirar fuori il meglio per farlo è senza dubbio un merito.
Nei sedicesimi di finale Alessandro ha affrontato il tedesco Heyder.
Il match si è sviluppato su un binario di sostanziale parità con azioni create da una parte e dall’altra. A 2:04 dall’inizio il druentino veniva sanzionato con uno shido a causa di un falso attacco ma questo non scomponeva più di tanto Alessandro che continuava il suo combattimento alla ricerca dell’opportunità giusta capitata a 46 secondi dalla conclusione quando il tedesco provava un deciso attacco di spazzata sul quale Alessandro era molto bravo a resistere e contrattaccare della stessa tecnica ottenendo il wazari, con cui passava in vantaggio, ed al tempo stesso riuscendo ad immobilizzare l’avversario che finiva battuto per ippon.
Negli ottavi il portacolori del Kumiai ha trovato Khyar (classificatosi al settimo posto) ad attenderlo.
Il francese, secondo classificato nel recente Grande Slam di Antalya, nonostante l’esperienza ed il blasone ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per venire a capo di un ottimo Alessandro il quale ha tenuto botta al francese riuscendo anche, con una tattica accorta, a fargli subire due sanzioni. Infatti dopo essere stati entrambi sanzionati per scarsa combattività a poco meno di un minuto dall’inizio Khyar subiva la seconda sanzione per aver portato un falso attacco. Il francese aumentava ancora la pressione sul druentino che veniva a sua volta sanzionato con il secondo shido per scarsa combattività. Su una sostanziale parità si andava ad affrontare l’ultimo minuto e mezzo di gara. Khyar riusciva ad andare con la presa alta alla cintura portando un attacco di tai otoshi che veniva premiato con wazari. Da qui in avanti nonostante alcuni tentativi di Alessandro emergeva tutta l’esperienza del francese ed il risultato non cambiava più con il druentino costretto a lasciare la competizione.
Raggiunto telefonicamente Alessandro si è detto sostanzialmente detto soddisfatto della prestazione odierna perché ha tirato al meglio delle sue possibilità pur se questo non è stato sufficiente per farlo entrare nelle posizioni importanti della classifica. E’ stato, in ogni caso, molto contento di aver potuto partecipare a questo campionato europeo che crede di aver onorato riuscendo a conquistare anche una bella vittoria al cospetto del coriaceo tedesco Heyder. Il pugno nell’occhio preso dal francese Khyar, dopo circa un minuto dall’inizio del match, lo ha certamente condizionato togliendoli lucidità. Il druentino ha però evidenziato come dopo il Grande Slam di Antalya oggi si sentisse molto più tranquillo nell’affrontare, da novizio, il suo primo campionato europeo ed al tempo stesso di come si sia reso conto di poter competere con questi avversari. Una volta fatto rientro a casa tornerà ad allenarsi con un atteggiamento ancora più propositivo perché si è reso conto che la distanza tra lui e gli altri non è certamente abissale ed è consapevole che con il lavoro questo gap possa essere colmato.
Alessandro ha terminato il nostro colloquio telefonico ringraziando Max Pasca, Mario Del Chierico e Renato Vinassa i tecnici del Kumiai che lo aiutano a crescere in ogni singolo allenamento e di come sia convinto che il lavoro prima o poi paga.
Complimenti Ale.