Il fine settimana appena concluso è stato certamente un weekend impegnativo, ma ha regalato al Kumiai la soddisfazione della prima medaglia in una manifestazione della European Cup Cadet. Il merito è di Ilaria Qualizza che impegnata con i compagni di squadra Alessandro Aramu, Ludovica Lentini ed Anna Maria Narducci nella Repubblica Ceca, a Teplice per l’esattezza, è stata capace di conquistare la medaglia di bronzo nella categoria kg.70 al termine di una emozionante gara che ha visto i colori druentini ergersi tra i protagonisti.
In questo weekend infatti non si è solo gareggiato all’estero: alcuni cadetti del Kumiai hanno raggiunto nella giornata di sabato la città di L’Aquila, dove nel pomeriggio sono stati impegnati nel Trofeo Internazionale Citta’ di L’Aquila mentre domenica è stato il turno degli Under 15 impegnati sempre a L’Aquila nella tappa del Trofeo Italia. Di tutto quanto accaduto e dei risultati da loro raggiunti vi racconteremo in un articolo a parte.
Tornando a Teplice, nella giornata di sabato sono saliti sul tatami Alessandro Aramu (kg.55), Ludovica Lentini ed Anna Maria Narducci entrambe impegnate nella categoria fino a kg.52. Il nono posto finale di Alessandro Aramu non deve ingannare; infatti l’atleta druentino, poco fortunato nel sorteggio, ha fatto una ottima gara ma si è trovato a gareggiare nella parte alta del tabellone, la più difficile da dove sono arrivati tre dei quattro atleti saliti sul podio. Nonostante questo Alessandro si è battuto al massimo delle possibilità regalando momenti di grande judo come ad esempio lo spettacolare ippon di tai otoshi inflitto nel turno di esordio allo armeno Khachatryan. Nel secondo teneva testa, ribattendo colpo su colpo, al fortissimo russo Achmizov da cui finiva battuto per un solo yuko. L’atleta druentino una volta recuperato marcava con uno spettacolare ippon il match con il tedesco Thorman dopodiché forse anche un po’ stanco cedeva ai punti contro il turco Celik terminando, come detto, la competizione al nono posto. Il futuro può essere certamente suo!
Ludovica Lentini ed Anna Maria Narducci hanno entrambe pagato pegno nel match di apertura opposte alla ceca Ditetova, la prima, ed alla kazaka Assylkhanova la seconda. Il loro impegno non è bastato a ribaltare le sorti dell’incontro, ed una volta trovatesi in svantaggio le soluzioni tattiche scelte non sono state sufficienti a raddrizzare i rispettivi incontri concludendo anzitempo la propria gara.
Domenica è stato invece il turno di Ilaria Qualizza impegnata nei kg.70. Opposta all’austriaca Paar nel match di apertura, l’atleta druentina dopo alcune fasi di studio passava in vantaggio chiudendo l’incontro con un ippon di immobilizzazione che la faceva accedere ai quarti di finale contro la Erdogan vincitrice della tappa di Antalya. L’incontro con la turca è filato via su un piano di sostanziale equilibrio; in svantaggio di yuko l’atleta druentina reagiva andando a pareggiare le sorti dell’incontro ma una disattenzione ad una quarantina di secondi dal termine le era fatale al cospetto di un’atleta dalla grande esperienza come la Erdogan. Nel primo turno dei recuperi Ilaria ha affrontato la slovena Opresnik da cui era stata battuta di stretta misura a Coimbra. Anche a Teplice l’atleta druentina si è trovata in svantaggio di yuko ma sotto la spinta di Max Pasca (che insieme a Stefano hanno accompagnato gli atleti in questa trasferta nella Repubblica Ceca) cambiava marcia andando in breve a pareggiare le sorti dell’incontro per poi conquistare la vittoria grazie ad un wazari centrato con uno spettacolare attacco. Alle 16:10 con Max seduto a bordo tatami in giacca e cravatta (come previsto dal regolamento internazionale per le finali) è iniziato l’incontro per la medaglia di bronzo tra Ilaria e la bielorussa Vakarchuk. Un match senza storia dove sono stati sufficienti 44 secondi all’atleta druentina per chiudere il match e mettersi al collo una meritatissima medaglia di bronzo. La cerimonia di premiazione, le foto di rito sul podio rendevano ancora più palpabile la soddisfazione per il risultato raggiunto. Poi, dopo un rapido panino tutti in macchina in direzione di Praga con rientro a Torino a tarda notte. Già ma questa è un’altra storia!