E’ mancato solo il primo gradino del podio agli atleti del Kumiai impegnati nella 6.a edizione della Turin Cup, organizzata dalla società Crono Sport svoltasi nel weekend al Palasport Le Cupole di via Artom a Torino, che, in ogni caso, si sono difesi piuttosto bene conquistando ben 14 medaglie: 8 d’argento e 6 di bronzo a cui sono da aggiungere anche 4 quinti posti.
Cominciamo la nostra analisi dagli atleti che hanno conquistato la medaglie d’argento. Partiamo dunque dal secondo posto conquistato da Giorgio Spasaro che dopo aver vinto un incontro maratona, match di esordio durato ben 11 minuti, conquistava in bello stile anche i due successivi finendo, forse anche a causa della stanchezza, battuto solo in finale. Buona in ogni caso la sua prova che fa molto ben sperare per il prosieguo della stagione. Sono perfetti Sara Guerreschi, Marco Vestali, Isabella Balteanu e Leonardo Cacciatore che conquistato in bella sicurezza i primi due incontri prima di essere superati tutte e quattro nel match di finale e dunque si devono accontentare della medaglia d’argento. Evidente il loro miglioramento nella performance odierna ma manca ancora qualcosina per salire sul gradino più alto del podio.
Andrea Klak pur correndo qualche rischio conquista quattro vittorie prima di essere stoppato all’epilogo. E’ importante saper leggere l’andamento dell’incontro predisporre le adeguate contromisure onde evitare brutte sorprese come quella che è toccata ad Andrea in finale. Speriamo che il druentino faccia tesoro dell’accaduto. Tiratina d’orecchie ad Alice Sperlinga che spreca l’opportunità di continuare la striscia di vittorie facendosi superare in finale dalla stessa avversaria battuta in finale a Martina Franca due settimane fa. La forza mentale fa parte del bagaglio di un’atleta ed è fondamentale per imporre la propria leadership nella categoria in cui gareggia. Alice deve compiere un deciso passo avanti sotto questo aspetto. L’ultima medaglia d’argento della giornata la mette al collo Valentina Amato che dopo la bella vittoria all’esordio in finale non riusciva ad emergere ed era così costretta a salire sul secondo gradino del podio. Oggi la druentina ha ‘’rotto il ghiaccio’’ conquistando la sua prima vittoria in un turno di gara tra i cadetti. Questo non può che essere di buon auspicio per la druentina e rappresentare uno stimolo per continuare a migliorarsi.
Ed ora veniamo alle medaglie di bronzo. Rocco Capasso dopo la vittoria all’esordio viene fermato nel secondo poi, nei recuperi, cambia marcia inanellando tre ottime vittorie che gli permettono di conquistare una meritata medaglia di bronzo. Ha le qualità per crescere!
Cecilia Gambino ha un percorso simile al compagno di squadra Rocco pur se con un incontro in meno. Mette al collo la medaglia di bronzo ma ci pare viaggiare su un solo binario. Vanno, anche, colmate alcune piccole lacune. Terzo posto per Joe Lombardo che superato indenne il match di esordio veniva superato nel secondo ma conquistava in modo convincente il turno di recupero e la finalina per il bronzo. Mara Fassio Bongiovanni dopo aver lottato e perso sul filo di lana il match di esordio sapeva riprendersi vincendo la finalina. Qualcosa di buono si è visto ma molto rimane da fare soprattutto sotto l’aspetto emotivo. Dopo un inizio choc Paolo Faccio faceva suoi, pur correndo qualche rischio, i successivi quattro incontri facendo così ritorno sul podio. E’ necessario limare alcune imperfezioni tattiche che sono emerse nella gara odierna. Alessandro Giglioli ha un percorso simile a quello del compagno di squadra Paolo, con un incontro in meno, ed è bravo a far suo l’incontro per il bronzo ed a salire sul podio.
Si fermano invece ai piedi del podio, classificandosi al quinto posto, Jacopo Cerrato che si assicurava in modo netto i primi tre incontri prima di essere battuto nei quarti vincere il primo recupero per poi essere superato nella finalina valida per il bronzo, Luca Scaringi che portava a casa i primi due incontri per poi venire superato in semifinale dal compagno di squadra Giorgio e nel successivo incontro valido per il terzo posto ed un generoso Costantin che, tra i senior pur se ancora poco esperto, otteneva due ottime vittorie prima di venire superato in semifinale e nella finalina per il gradino più basso del podio. Conclude le sue fatiche al quinto posto anche Yan Felletti che vince in modo molto convincente i primi due incontri viene superato sul filo di lana della sirena, in una situazione di parità con due sanzioni per parte, in semifinale e dopo pochi minuti è chiamato alla finale per il bronzo opposto al compagno di squadra Alessandro a cui lascia il terzo gradino podio. Non ha messo al collo alcuna medaglia ma è come se lo avesse fatto visto la prova odierna che ne evidenziano i miglioramenti di quest’ultimo periodo. La categoria dove gareggia è assai complessa ma Yan può entrare in pianta stabile nel gruppo dei protagonisti.
Giornata con poche soddisfazioni per Egidio Smocovich che tra i senior otteneva due belle vittorie prima di essere fermato nei quarti di finale e nel primo turno dei recuperi e per Irene Boccia vincente all’esordio battuta nel secondo turno, nuovamente vincente nel primo recupero poi superata nel secondo a causa di un infortunio al volto. Identico discorso per Dario Klak che dopo la vittoria nell’esordio veniva fermato nel secondo si riscattava nel primo recupero per poi terminare battuto nel secondo e concludere a centro classifica e per Luca Rotondo vincitore al golden score all’esordio poi superato nel secondo e nel primo recupero.
Chiudono, invece, anzitempo la propria competizione Emilio Dima, Giorgia Deplano, Lorenzo Ruzza e Nicolas Rotolo tutti superati nel match di esordio e non più recuperati.
Come detto in fase di presentazione il Kumiai termina la giornata di gara con ben 14 medaglie, bottino certamente significativo, pur se con un unico neo, la mancata conquista di almeno una delle otto finali a cui hanno preso parte gli atleti del team druentino. Siamo però certi che i tecnici sapranno intervenire adeguatamente, correggendo gli errori commessi per fare si che quello odierno sia stato semplicemente un episodio isolato.