Lorenzo Turini sabato, Matilda Avila ed Ilaria Qualizza domenica sono stati i 3 squilli di bronzo che il Kumiai ha piazzato alle finali di Coppa Italia svoltesi in questo weekend al Pala Igor di Novara. I tre atleti druentini erano tra gli attesi protagonisti; non hanno tradito le attese di supporters e tecnici pur se con qualche errore in meno ed una maggiore forza mentale si sarebbe potuto centrare un risultato ancora migliore di quello portato a casa. Ma tant’è !!!
Lorenzo (Lollo) Turini nei kg.+100 arrivato venerdì direttamente dallo stage di Porec , dove in settimana era stato con la nazionale cadetta in preparazione dei prossimi europei cadetti, non era al meglio della condizione fisica causa una tibia bluastra più altri problemini assortiti; nonostante questo è stato bravo a salire terzo gradino del podio. Chiude questa prima metà della stagione con tre medaglie sulle quattro manifestazioni a cui ha preso parte; settimo posto agli Assoluti, oro per la seconda volta consecutiva ai Campionati Italiani Cadetti, medaglia di bronzo ai Campionati Italiani Junior ed oggi nelle finali di Coppa Italia. Per il cadetto druentino un bottino di tutto riguardo che ne attesta la crescita fatta in questo 2018. E … badate bene, ha ancora notevoli margini di miglioramento! La competizione di Lorenzo ha avuto inizio dagli ottavi di finale dove ha superato senza particolari problemi, marcando wazari ed ippon, Sabatini. Nei quarti il druentino viene stoppato da Di Federico ed obbligato al percorso dei recuperi per andare alla ricerca di una medaglia che può essere soltanto, a questo punto, di bronzo. Nel primo turno l’atleta del Kumiai ha affrontato una vecchia conoscenza come Grasso che ha superato in modo netto portandolo alla finalina per la medaglia di bronzo contro Della Torre. E’ stata una battaglia ma alla fine la voglia di vincere di Lorenzo ha fatto la differenza ed è stato il druentino ad accomodarsi sul terzo gradino del podio.
Nella stessa giornata era impegnato, nella categoria fino a kg.73, anche il compagno di squadra Danijl Kharchenko. Dopo una bella vittoria nel match di esordio ai danni di Roggero nel secondo turno veniva superato da Tribuzio e non più recuperato. Da segnalare come il ragazzo terminata la scuola stia adesso lavorando dunque con poco tempo da dedicare agli allenamenti. Il carattere e la determinazione non sono stati sufficienti a colmare questo handicap ma Danijl merita in ogni caso un applauso per aver tentato di emergere in una categoria competitiva come i kg.73.
Domenica è stata la giornata delle donne che ha visto salire sul tatami Matilda Avila e Noemi Bordunale nei kg.52, Paola Barile nei kg.57 ed Ilaria Qualizza nei kg.70. Dura, purtroppo, lo spazio di un solo incontro la competizione di Noemi e Paola. La prima viene superata dalla Cimino senza riuscire ad impostare il combattimento come avrebbe voluto mentre la seconda al cospetto del Fabbroni lotta è brava ad uscire da una situazione di immobilizzazione ma non riesce poi a recuperare lo svantaggio terminando battuta. Entrambe non hanno potuto sfruttare i recuperi.
Matilda Avila kg.52 è assai brava a conquistare la medaglia di bronzo ed essere stata a lungo tra le protagoniste ed aver sognato l’accesso alla finale. In una giornata particolarmente ispirata la druentina ha fatto judo spettacolo vincendo, tranne che in semifinale, tutti gli incontri per ippon. Una vera forza della natura ed anche rammarico perché la Matilda odierna sarebbe stata grande protagonista anche ai Campionati Italiani Junior del maggio scorso; quel giorno invece salì sul tatami un’atleta in versione ridotta. Oggi l’atteso riscatto con una prestazione da circoletto rosso. Entrata in gara nei sedicesimi la druentina ha avuto rapidamente ragione della Salvi accedendo così agli ottavi dove a farne le spese è stata la Crescini. Il quarto di finale al cospetto della Brienza poteva, sulla carta, essere problematico ma la druentina rendeva tutto estremamente facile piazzando ancora una volta la firma sul match con un splendido ippon. La semifinale, opposta alla Iamundo, scorreva su una sostanziale parità con le due atlete attente a non prestare il fianco all’avversaria poi a circa metà match due errori tattici della druentina nel breve volgere di un minuto spianavano la strada alla rivale che accedeva alla finale costringendo l’atleta del Kumiai alla finalina per il bronzo. Metabolizzata la delusione per la mancata finale Matilda contro la Ugon partiva a mille mettendo sotto pressione l’avversaria che finiva per subire l’ippon per una leva articolare al braccio. Medaglia di bronzo più che meritata e … non dimentichiamo che la druentina è al primo anno tra gli junior dunque ha ancora margini per migliorare e puntare a grandi traguardi. Brava Mati!
Il secondo bronzo di giornata lo mette al collo Ilaria Qualizza nei kg.70. Fisicamente non al 100% la druentina ha alternato momenti di grande judo e grande carattere a ‘’flashback negativi’’ che ne hanno condizionano la prestazione. In quei frangenti è stato bravo il tecnico Max Pasca a ‘’risvegliare’’ l’animo battagliero della druentina, che sembrava irrimediabilmente smarrito dopo il quarto di finale, rimettendola nella direzione guidandola nella ‘’direzione podio’’! L’esordio negli ottavi contro la Sartini ci presentava un’Ilaria chirurgica brava a sfruttare le occasioni concesse dall’avversaria che subiva due wazari, dunque ippon, che accedeva in totale tranquillità ai quarti dove ad attenderla trovava la quotata Carminucci. Il match fin dall’inizio non prendeva la piega sperata vedeva la druentina in chiara difficoltà priva di idee vincenti che a metà incontro si trovava sotto di wazari poi subiva il secondo wazari, a soli 18 secondi dal termine, su una azione di difesa da parte dell’avversaria. Rimanevano, a questo punto, solo i turni di recupero per andare a conquistare il bronzo. Le parole di Max Pasca, prima del recupero, parevano aver avuto effetto sulla druentina che pur correndo qualche rischio reagiva ed aveva ragione della Antonelli superata grazie a due wazari, uno marcato all’inizio ed uno a fine match. Il secondo recupero vedeva Ilaria alle prese con la Bonfanti. Incontro duro ed intenso che ancora una volta vedeva la druentina vittoriosa di wazari con uno splendido attacco di Uchi Mata che le dava l’accesso alla finalina per la medaglia di bronzo. Tra l’atleta del Kumiai e la medaglia si stagliava la sagoma della Aragozzini. Per vincere ci voleva una Ilaria versione ‘’top’’ ed in questo incontro la versione ‘’top’’ è salita sul tatami andando a conquistare una vittoria che ha due elementi fondamentali: cuore e determinazione. L ’abbiamo vista rispondere colpo su colpo all’avversaria, passare in vantaggio di wazari, con un’attacco che ai più è parso valutabile ippon, non smarrirsi mentalmente premendo con un’azione costante l’avversaria per poi portare a casa meritatamente l’incontro. Un piccolo capolavoro! Se la vittoria di Matilda nella finalina era stato judo spettacolo la vittoria di Ilaria è stata invece un mix di tecnica, cuore e determinazione. Il sorriso della druentina, come quello in precedenza di Mati, descrivevano meglio delle parole la gioia provata da parte di entrambe per quanto fatto che andava a mescolarsi a quella dei tecnici e supporters al seguito.
Ultima nota positiva: a seguire i compagni di squadra più grandi oggi nel parterre c’erano Alice Sperlinga, Marco Vestali, Yan Felletti e Giorgio Spasaro tutti Under 15. Hanno avuto l’opportunità di vedere all’opera i compagni di squadra con cui si allenano che hanno indicato loro cosa si deve fare per raggiungere il podio in una gara importante. Una sorta di lezione ‘’gratuita’’ basata su tecnica, determinazione, cuore, tenacia e voglia di vincere che ci auguriamo serva a queste giovani leve del Kumiai in vista dei prossimi impegni che li attendono al ritorno dalle vacanze.
Chiudiamo con i commenti dei tre medagliati:
Iniziamo da Lorenzo Turini che sabato ha messo al collo la medaglia di bronzo nella categoria kg.+100 che al termine della premiazione ci ha detto:
Lorenzo: ‘’All’inizio la gara mi sembrava complicata anche perché non ero in perfette condizioni fisiche. Non mi sentivo tranquillo, poi quando sono salito sul tatami per il primo incontro è cambiato tutto. Mi sentivo più tranquillo voglioso di dimostrare cosa potevo fare intenzionato a giocarmi al massimo le mie chances di salire sul podio. Sono pur sempre un cadetto al cospetto di atleti junior e senior! Nonostante il problema alla tibia sono riuscito a conquistare una medaglia e di questo sono molto contento. Quando ho perso ai quarti di finale il tecnico Renato Vinassa che mi seguiva mi ha spiegato dove avevo sbagliato e come fare per non ripetere l’errore. Cominciava una nuova gara per il bronzo dove non era più possibile alcun errore. Avere al tuo fianco un team pronto ad aiutarti nei momenti critici è veramente molto importante per me e non solo per me. Ti trasmette sicurezza. Adesso mi godo questa medaglia che è la terza arrivata dopo l’oro ai campionati italiani cadetti, il bronzo ai campionati italiani junior.’’
Proseguiamo con le dichiarazioni rilasciate da Matilda Avila che, nei kg.52, è stata la seconda medaglia di bronzo nella giornata di domenica.
Matilda: ‘’Arrivavo da una prestazione ai Campionati Italiani junior da dimenticare ed anche oggi non mi sentivo molto in forma. Aver vinto il primo incontro in modo così perentorio mi ha aiutato a rompere il ghiaccio e da lì in avanti mi sono sentita molto meglio e tutto mi veniva facile. In semifinale ho commesso un errore tattico che mi è costato caro ma quando sono salita per la finale per la medaglia di bronzo ho dato il massimo perché volevo andarmi a prendere quella medaglia con tutte le mie forze. La volevo quella medaglia doveva essere mia ed alla fine così è stato …’’
Chiudiamo questo giro di interviste con Ilaria Qualizza che nei kg.70 ha conquistato la terza medaglia di bronzo per il Kumiai in queste finali di Coppa Italia.
Ilaria: ‘’Sono stata contenta di aver portato a casa questa medaglia anche se, per me, è stata una giornata difficile perché fisicamente non ero al massimo. Sono allo stesso tempo rammaricata perché sapevo di poter fare ancora di più ma alla fine una medaglia, anche se di bronzo, sono riuscita a conquistarla. Quando ho perso nei quarti ero delusa e demoralizzata per come avevo tirato poi Max Pasca mi ha parlato, tranquillizzato ed ha saputo farmi reagire tirandomi fuori la cattiveria agonistica che mi è servita negli incontri successivi per salire sul podio e mettermi al collo una medaglia che credo per la gara che ho fatto sia meritata’’.