Siamo così giunti all’ultimo appuntamento con il Dott. Daniele Turini il Mental Coach che ha accompagnato per tutta l’estate gli atleti del Kumiai attraverso specifiche sedute presso la loro sede di via Bottione 6 a Druento.
Siamo, così dice, in dirittura d’arrivo ma anche nell’incontro odierno il Dott. Turini non ha mancato di stimolare gli atleti con numerosi spunti di riflessione aiutandoli in quello che, ricordiamolo, non sempre è un cammino facile da percorrere. Molto spesso chi sceglie di essere un atleta agonista lo fa a 360° ed altrettanto spesso i ragazzi che scelgono di fare del judo lo scopo della loro vita, rinunciano, con grandi sacrifici, a quella che sarebbe stata la loro vita normale di adolescente.
Tuttavia queste sono rinunce fatte con un obiettivo ben preciso: raggiungere qualcosa di grande. Inevitabilmente in questo percorso ci sono momenti in cui viene voglia di mollare tutto ed andare con un amico/a, prendere un gelato o più semplicemente fare qualcosa di diverso senza stare a pensarci troppo sopra accantonando quali sono i doveri e le rinunce di un atleta. Proprio in situazioni come quelle appena descritte interviene questa figura che è il Mental Coach; viene in aiuto per riportare il sereno dove sembrano essersi addensate le nubi peggiori, fa vedere all’atleta che c’è una luce in fondo al tunnel, che bisogna solo raggiungerla. E’ la persona che funga da supporto agli atleti di modo che essi ritrovino la forza per ripartire più carichi di prima.
Gli atleti, in primis, ed i Tecnici debbono monitorare e cogliere i momenti di ESAURIMENTO PSICOFISICO
In questo ultimo incontro due sono stati i temi trattati principalmente : la gestione dello stress, come elemento indispensabile nello sport e l’esaurimento psicofisico.
Ma vediamo nel dettaglio cosa è e come si tratta la gestione dello stress.
Maggiore è il livello a cui si compete e maggiore sarà la quantità di stress a cui si è sottoposti. Il Dottor Turini ha chiesto ad ogni atleta il suo pensiero in merito a questa affermazione e dopo aver ascoltato tutti ha proseguito dicendo che è nella logica delle cose che un campione abbia a che fare con elevati livelli di stress, anzi forse è addirittura indispensabile perché dallo stress a volte può nascere ‘’…quella marcia in più..’’, la grinta per potercela fare. Ha, inoltre, sottolineato come un vero campione sa che la tensione potrebbe divorarlo poco alla volta avvicinandosi alla gara ed impedirgli di arrivare al successo; per questo cerca in tutti i modi di non lasciarsi sopraffare dallo stress. Il passaggio fondamentale prima che un atleta inizi il proprio percorso è accettare il fatto che sarebbe utopistico pensare di non aver a che fare con lo stress soprattutto nel caso in cui si vogliano raggiungere degli obiettivi importanti.
Il Mental Coach ha sottolineato come il vero problema non sia avere o non lo stress ma la maniera in cui questo viene gestito dal singolo. Prima di una gara importante è pressoché impossibile non sentire la tensione. Non solo, sarebbe fortemente disfunzionale. La tensione contiene elementi positivi quali: energia, adrenalina, carica emotiva, motivazione, grinta. Sono tutti ‘’tasselli’’ fondamentali, ed utili allo stesso tempo, per fare cose straordinarie come resistere al dolore ed alla fatica, superare i propri limiti non mollare davanti alle difficoltà. Lo stress se usato bene è fonte di risorse, mentre usato male… è una delle cause principali del fallimento di un atleta.
Il Dott. Turini si è soffermato a lungo su questo punto cogliendo i dubbi e le perplessità emerse dai singoli atleti. Si è poi passati ad un aspetto più pratico; come gestire lo stress trasformandolo in energia positiva. Egli ha dato dei veri e propri spunti e consigli pratici ai ragazzi che vogliamo condividere con voi che ci seguite:
- Pensa a ciò che ti genera stress e tensione e creane un’immagine mentale.
- Esci dall’immagine. Ossia fai in maniera di guardarla dall’esterno. Devi vedere te stesso su uno schermo che vive la situazione stressante. Nota quanto diminuisce lo stress.
- Allontana l’immagine. Prendi distanza dallo schermo. Nota quanto ancora diminuisce lo stress.
- Rimpicciolisci l’immagine. Rendi lo schermo sempre più piccolo. Nota come diminuisce sempre di più lo stress.
- Modifica suoni, luci e colori della immagine.Rendila in bianco e nero, opaca, gracchiante, ecc. Nota come la sensazione di prima non esiste più. Ora è tutto gestibile.
- Sovrapponi all’immagine piccola un altro schermo con immagini di te belle, positive, mentre stai realizzando il tuo obiettivo. Nota come l’emozione cambia e diventa positiva (seppur moderata).
- Ripercorri al contrario i passi precedenti. Uno alla volta fai le cose che ti ho chiesto di fare prima, partendo dalla fine. Dai colore, luce e suoni alle immagini; ingrandisci lo schermo; avvicinalo a te; entra nelle immagini da protagonista. Nota come l’emozione positiva aumenta di volta in volta sempre di più fino a sentirti carico, motivato e pronto all’azione.
A questo punto è stato affrontato il secondo argomento della giornata ovvero l’esaurimento psicofisico. E’ stato sottolineato come sia di fondamentale importanza cogliere in tempo i segnali di un esaurimento psicofisico e di come la tempestività della risposta possa poi portare ad un completo e totale recupero.
Il Dott. Turini ha consigliato ai ragazzi di non sottovalutare mai sintomi quali: cefalea, dolori alla parte bassa della schiene, tensione della colonna lombare o cervicale e pesantezza (se non addirittura contrattura e irrigidimento) delle spalle e/o delle gambe, stanchezza, respiro, battito cardiaco aumentato, aumento o calo dell’appetito, tremori alle mani, irritabilità con esplosioni di rabbia, ansia, calo del buonumore, sensazione di essere sempre sotto pressione e di non avere speranza…
Tutti questi sono segni di una verosimile condizione di stress che rischia di sfociare in un esaurimento.
Ha spiegato come sia invece importante non eccedere nella preoccupazione perché, il Dott. Turini, ha ricordato come un ‘’poco di stress’’ sia importante e che ognuno di noi dovrebbe evitare di rimanere bloccato in una situazione di confort. E’ stato sottolineato come soggetti diversi in diverse situazioni abbiano reazioni completamente differenti.
Infine il ‘’Mental Coach’’ ha illustrato come la soluzione stia, piuttosto, nel sovvertire l’ordine delle cose trasformando in positivo ciò che in quel momento è per noi fonte di negatività. Le nostre convinzioni sono infatti molto importanti per la performance sportiva.
Dice Ted Garrat: “..Se non crediamo profondamente di essere abbastanza bravi, l’allenamento fisico o le motivazioni provenienti dall’esterno non saranno mai sufficienti a determinare un cambiamento..”
Quindi fa la differenza avere convinzioni positive o negative di noi stessi .
E’ molto importante che le nostre convinzioni diventino razionali (cioè non dobbiamo né sottostimare né sopravalutare le nostre capacità/abilità)!
Una convinzione non è necessariamente giusta o errata! Le convinzioni sono espressione di come noi ci immaginiamo la realtà.. . Deve essere chiaro che ci sono convinzioni che sono per noi potenti ed altre disabilitanti.
- Focalizzarsi sugli errori piuttosto che sui successi
- Fare una brutta performance perché ci aspettavamo di farne una pessima
- Limitarsi a cercare di non perdere , tentare di avitare i rischi e fare na mediocre gara
- Non concentrarsi su se ma tentare di accontentare gli altri
- 5 non gestire la tensione ed il senso di sicurezza..
Sono conseguenza di convincimenti negativi mentre, invece, andrebbero affrontate le difficoltà.
Passeremo, adesso, ad esercitarci sul Self Talk, sulla concentrazione ed a proporre espedienti per bloccare le convinzioni negative!!!
Terminato l’incontro gli atleti hanno tributato al Dott. Turini un caloroso applauso come ringraziamento per l’attività svolta, insieme, in questi due mesi, che ha permesso loro di ricevere strumenti ‘’potenti’’ per la gestione dell’ansia, dello stress, dei pensieri negativi per trasformarli in positivi. Un percorso che aveva lo scopo di elevare la consapevolezza nel proprio ‘’io’’
Salutiamo il Dott. Turini che ci ha accompagnato in questa splendida esperienza ed auguriamo un grande in bocca al lupo agli atleti del Kumiai per le prossime competizioni che andranno ad affrontare.
A voi, invece, diamo appuntamento a settembre, quando terminate le vacanze estive ritorneremo con le nostre consuete rubriche.
Se è di vostro gradimento quanto, di volta in volta vi proponiamo, invitate anche i vostri amici a seguirci. Sarebbe il modo migliore per farci comprendere il vostro apprezzamento.
Vi aspettiamo ancor più numerosi!!!
B U O N E V A C A N Z E !!!