La terza prova del Trofeo Italia ES.B si è svolta oggi in Sardegna, a Sassari per l’esattezza, in una giornata molto calda che invitava più ad andare in spiaggia a crogiolarsi al sole che trascorrerla al chiuso in un palazzetto. Partiti da Genova i 6 atleti del Kumiai, iscritti alla competizione, guidati dal tecnico Michele Capasso hanno raggiunto le coste sarde via nave nella giornata di sabato ed oggi sono saliti sul tatami intenzionati a dare il meglio. Pur priva di alcune pedine importanti, soprattutto in campo femminile, il team druentino ha comunque fatto una buona figura conquistando 2 medaglie d’argento rispettivamente con l’atteso Rocco Capassonei kg.50 e con Elena Simtea nei kg.+78. Rivedibili, invece, le prestazioni degli altri atleti impegnati in gara che pur lottando non sono riusciti ad emergere come, invece, avrebbero voluto.
Rocco Capasso, autore di una ottima performance, centra il secondo gradino del podio al termine di una gara che l’ha visto a lungo protagonista con il neo della sola finale nella quale non è riuscito ad esprimere l’intero suo potenziale arrendendosi alle sanzioni. Vittorioso nel match di esordio di wazari al cospetto di Del Gobbo, nel secondo il druentino piazzava uno splendido ippon a Capellari entrando, così, con pieno merito in semifinale. In questo incontro Bussu tentava, senza fortuna, di contrastare Rocco il quale grazie ad una netta superiorità mostrata durante lutta la durata del match piazzava due azioni vincenti, entrambe valutate wazari, che gli davano la vittoria e l’accesso alla finale dove trovava, ad attenderlo, il conterraneo Manusia. Un match di finale molto tattico finiva, infine, per punire il druentino oltremisura che veniva battuto a causa delle tre sanzioni subite. Peccato perché il primo gradino del podio era lì ad un solo passo! Oggi possiamo registrare da parte di Rocco un altro deciso passo avanti tra i protagonisti della categoria che, oltre a mettersi in evidenza nelle singole tappe del Trofeo Italia, nel prossimo mese di dicembre andranno a contendersi l’ambito titolo di campione italiano. Bisogna solo continuare su questa strada.
Elena Simtea nei kg.+78 conquista la seconda medaglia d’argento per il Kumiai pur se in una categoria minimale. La ragazza lotta ma deve colmare alcune piccole lacune causate dalla sua poca esperienza a questi livelli. L’impegno c’è continuando a lavorare con impegno come fatto finora potrà ambire a scalare posizioni nella categoria.
Zoe Felletti impegnata nei kg.40 paga la limitata esperienza a questi livelli e non riesce ad andare oltre che ad una onorevole difesa. Battuta all’esordio veniva recuperata ma per la druentina il risultato era identico con conseguente uscita dalla gara. C’è molto da lavorare per colmare il gap.
Samuele Soncin nei kg.55, fa percorso identico alla sua compagna di squadra Zoe. Superato nel turno di esordio subiva lo stesso risultato nel primo turno dei recuperi terminando anzitempo la competizione. Dovrebbe credere maggiormente nei propri mezzi.
Ci si aspettava qualcosa di più da Simone Nitti che impegnato nella categoria kg.46 negli allenamenti quotidiani a Druento aveva mostrato di essere in ottima forma. La gara, invece, non è andata come ci si aspettava e la battuta d’arresto subita nel match di esordio brucia parecchio. C’è ancora da lavorare ed al tempo analizzare cosa è andato storto nella gara odierna.
Identico discorso vale per Marco Claverio che, nei kg.60, pur lottando finisce battuto all’esordio e non recuperato concludendo anzitempo la propria competizione. Nulla di grave: dopo una caduta ci si rialza e si riparte con più convinzione di prima per migliorare. Bisogna crederci!
Terminata la gara, e prima di ripartire via nave per Genova, gli atleti si sono concessi una bella corsa in spiaggia per un bagno, viste le temperature, refrigerante e rilassante. Il mare della Sardegna è, come certamente sapete, uno dei mari più belli di cui gli italiani possono godere; prima del viaggio di ritorno giusto apprezzare queste splendide acque azzurre.
Il Kumiai fa così ritorno a casa con le due medaglie d’argento di Rocco Capasso ed Elena Simtea. Si sarebbe, con un po’ di fortuna, potuto fare ancora meglio ma in ogni caso due medaglie,tra l’altro d’argento, con solo sei atleti non è proprio un risultato da buttare. Non credete?