In questo secondo incontro di mercoledì 26 Giugno 2019 de ‘’I Mercoledì da Leoni’’ è stato il turno di Raffaele Lisi di salire sul tatami del Kumiai.
Allievo diretto della Scuola Giapponese del Maestro Hiroshi Katanischi tecnico del Kwai il tecnico Raffaele Lisi sviluppa in modo perfetto i tre elementi che compongono ogni tecnica: squilibrio, caricamento e proiezione.
La parte fisica, così come la preparazione, è certamente importante in un atleta ma nell’impostazione cara al tecnico essa non recita un ruolo da protagonista, lasciato invece alla tecnica, quanto da accompagnatore necessario nell’esecuzione.
E’ stata una splendida lezione quella tenuta dal tecnico Raffaele Lisi che subito dopo il saluto e fin dai primi esercizi di riscaldamento ha accompagnato tutti i presenti sul percorso programmato atto a dimostrare come nel judo non esista un solo movimento fine a se stesso quanto piuttosto tutto sia concatenato come in una sequenza logica dove movimento, squilibrio ed opportunità, fase di caricamento, erano un tutt’uno per l’esecuzione efficace di una tecnica. Questa è l’essenza del judo.
Passaggio dalla fase di azione in piedi a quella a terra da concludere con una immobilizzazione per i giovani oppure in leva o soffocamento per i più esperti sono alcune delle tematiche sviluppate dal tecnico Raffaele Lisi nelle sue due ore di lezione trascorse, c’è da dire, molto rapidamente.
Il judo visto da un lato squisitamente tecnico la da parte, per una volta, quello fisico ecco in sintesi il messaggio che il tecnico Raffaele Lisi ha trasmesso ai presenti.
L’autografo sul manifesto de ‘’ ’I Mercoledì da Leoni’’ ha, di fatto, sancito la conclusione della serata.