Meritava di trasformare gli ultimi sforzi in una grande prestazione. Meritava questa giornata della stessa materia di cui sono fatti i sogni invece…. tutto si è infranto in semifinale ed alla fine Alessandro Aramu, atleta di punta del Kumiai, fa ritorno da Coimbra, Portogallo, con una medaglia di bronzo che ha tanto il sapore della beffa. Spesso per la classica prestazione da circoletto rosso è necessario che la dea bendata se non strizza l’occhiolino almeno lasci le cose così come sono; l’atleta può cosi prepararsi a scrivere un nuovo magnifico capitolo del libro della sua carriera agonistica. Invece …. da pochi secondi era trascorso il secondo minuto del golden score della semifinale quando è arrivato il verdetto amaro, sfavorevole, che obbligava il druentino ad accontentarsi della finalina per la medaglia di bronzo.
Alessandro, testa di serie numero uno, grazie ad un bye è entrato in gara dal secondo turno dove ha trovato ad attenderlo lo spagnolo Blanco superato nettamente per ippon. Negli ottavi è stato il portoghese Diogo a provare a fermare la corsa del druentino a cui è però bastato un wazari per far suo un incontro, dominato dall’inizio alla fine, ed entrare nei quarti di finale. L’austriaco Lentgeb ha tentato di fermare l’atleta del Kumiai il quale pur costretto ai tempi supplementari trovava l’attacco vincente, valutato ippon, che gli dava il ticket per le semifinali. Il match con il connazionale D’Angelo, valido per l’accesso alla finale, è un incontro tra due atleti che si temono e si rispettano e che tante volte si sono affrontati. Alessandro fin dalle battute iniziali mantiene l’iniziativa facendo sanzionare l’avversario ma poco dopo aver superato la metà del match il druentino subisce la stessa sorte. Alessandro continua ad attaccare il rivale costruisce tre nitide azioni con le quali solleva e proietta l’avversario che in un modo o nell’altro riesce sempre a salvarsi. Si va così al golden score con il druentino in costante attacco e con D’angelo che appena ne ha l’opportunità tenta qualche sortita per spezzare l’assedio. Erano da pochi superati i primi due minuti di golden score quando il druentino subiva un attacco dal quale riusciva inizialmente a difendersi andando con le ginocchia a terra ma il suo avversario ne approfittava continuando l’azione che faceva cadere Alessandro su di un fianco costringendolo alla resa. Un verdetto amaro per quanto visto lungo il match che, purtroppo, si deve accettare.
La finale per il bronzo contro il francese Boukli vede un arrabbiatissimo Alessandro letteralmente dominare l’incontro che porta a casa grazie all’ippon piazzato dopo un minuto e quindici dall’inizio. Il druentino è dunque medaglia di bronzo il terzo gradino del podio è suo ma non c’è gioia sul suo volto perché chiara è la chances non sfruttata ed anche l’amarezza. Questa è la dura legge dello sport.
Domani Alessandro farà ritorno in Italia in compagnia di mille pensieri. La medaglia di bronzo nel borsone è un buon risultato ma l’argento o l’oro lo sarebbero stati ancor di più. Il valore del ragazzo non si discute ma le tre nitide occasioni create e non concretizzare sono li a gridare vendetta. Ci sarà da capire cosa è mancato nell’ultimo istante per concretizzare il punto a proprio favore.
Lunedì sarà già il momento di tornare ad allenarsi per preparare le prossimi competizioni. Il druentino è in un momento di grande forma e sta raccogliendo ottimi risultati. Questo momento bisogna farlo durare il più a lungo possibile perché numerosi sono gli impegni che lo attendono.
Buon ritorno a casa Ale.